Tempo di lettura: 4 minuti Con “Povere creature!”, in nuovo film di Lanthimos si mette in scena una crescita della protagonista. Quella che porta la protagonista a prendersi il suo spazio. Un film “politico” nelle parole di quest’articolo di Giada Ranghi.
View More Povere creature! Che impatto hanno le costruzioni sociali sull’autodeterminazione e sui legami relazionali?Giada Ranghi
Attualmente lavora nel settore dell'editoria libraria.
Rabbia, potere e alleanza. 25 novembre sempre
Tempo di lettura: 3 minuti “Di tutte le cose che le donne possono fare nel mondo, parlare è ancora considerata la più sovversiva”: lo diceva Michela Murgia e lo ripete Giada Ranghi in questo articolo dedicato alla giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Ogni giorno dovrebbe essere 25 novembre.
View More Rabbia, potere e alleanza. 25 novembre sempreC’è ancora domani… per non dimenticare mai i nostri diritti
Tempo di lettura: 4 minuti Il film “C’è ancora domani”, diretto da Paola Cortellesi, sottolinea le questioni vitali dei diritti delle donne e dell’uguaglianza di genere nel dopoguerra in Italia. In quest’articolo Giada Ranghi descrive il film che riflette la lotta in corso per la parità di genere e di come viene raccontato attraverso il cinema.
View More C’è ancora domani… per non dimenticare mai i nostri dirittiViolenza di genere, condivisione non consensuale di materiale intimo. Necessaria un’educazione al consenso
Tempo di lettura: 5 minuti Un articolo di Giada Ranghi che ripercorre le drammatiche vicende di violenza sessuale consumatesi a Caivano, a Palermo ed in altri luoghi e mostra come la scaturigine sia sempre la stessa: una mancata – e necessaria più che mai – educazione al consenso.
View More Violenza di genere, condivisione non consensuale di materiale intimo. Necessaria un’educazione al consensoCimitero dei feti, il GPDP sanziona Roma Capitale: illecita la diffusione dei nomi delle donne
Tempo di lettura: 4 minuti Il Garante per la protezione dei dati personali ha sanzionato Roma Capitale e Ama, per aver diffuso i dati delle donne che avevano affrontato un’interruzione di gravidanza, indicandoli su targhette apposte sulle sepolture dei feti presso il cimitero Flaminio di Roma. In quest’articolo Giada Ranghi racconta la terribile vicenda delle donne che, nei cimiteri di Roma, non possono godere del diritto all’anonimato per le proprie scelte.
View More Cimitero dei feti, il GPDP sanziona Roma Capitale: illecita la diffusione dei nomi delle donneQuando una donna sarà libera di scegliere senza che qualcuno parli per lei?
Tempo di lettura: 3 minuti Un articolo di Giada Ranghi che riflette sul diritto di autodeterminazione delle donne, troppo spesso bistrattato da una società che impedisce loro il diritto di scegliere.
View More Quando una donna sarà libera di scegliere senza che qualcuno parli per lei?Le professioni al femminile, che ostilità!
Tempo di lettura: 5 minuti Un articolo di Giada Ranghi sulla riluttanza della società italiana ad introiettare nel proprio vocabolario le professioni ed i mestieri declinati al femminile.
View More Le professioni al femminile, che ostilità!La rappresentazione delle donne nelle pubblicità
Tempo di lettura: 8 minuti “La comunicazione è figlia della società in cui nasce, ma può mostrarle come essere migliore” È il motto di Hella Network, un network di professioniste…
View More La rappresentazione delle donne nelle pubblicitàLa diffusione non consensuale di immagini intime: perché una legge non basta
Tempo di lettura: 7 minuti Nel 2014, da uno studio di Cyber Civil Rights, emerge che le donne rappresentano il 90% delle persone che vivono la diffusione non consensuale di…
View More La diffusione non consensuale di immagini intime: perché una legge non bastaLa disuguaglianza di genere nell’accesso al lavoro e il divieto di discriminazione
Tempo di lettura: 6 minuti “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni…
View More La disuguaglianza di genere nell’accesso al lavoro e il divieto di discriminazione