L’intervento del Presidente Mattarella.
È necessario quello del Governo, altrimenti Ilaria marcirà barbaramente nelle galere magiare.
Se la condizione di un imputato diventa oggetto di un diverso trattamento-da una parte inesorabilmente punitivo già prima della condanna e dall’altra rispettoso delle guarentigie sottese al diritto di difesa- a seconda del luogo in cui è giudicato per il medesimo reato, si determina-sul piano del rispetto dei valori della Costituzione europea-una violazione insopportabile, che dovrebbe mobilitare ogni coscienza irrorata dalle regole fondamentali di civiltà giuridica.
È quanto sta accadendo per il caso di Ilaria Salis.
Leggo dal “Corriere della Sera” un articolo lucidissimo di Marzio Breda, quirinalista di lunga data.
“Vi sono dunque due ragazzi italiani accusati del medesimo reato dal governo ungherese. Uno però sta subendo il processo a Milano- Gabriele Marchesi, un’altra- Ilaria Salis- in Ungheria.
Gabriele Marchesi, infatti, è accusato di aver preso parte insieme a Ilaria agli scontri di Budapest con i neonazisti. Marchesi è stato però arrestato a Milano su richiesta delle autorità magiare e ha goduto subito dei domiciliari, negati invece all’altra attivista. E pochi giorni fa è stato messo in libertà, con il rifiuto della Corte d’Appello milanese di consegnarlo agli ungheresi perché, stando alla motivazione, in quel Paese c’è il pericolo che non si rispettino i diritti inviolabili della persona e, dunque, di violenze di Stato.
Ecco perché la domanda ritorna, insistente, nella desolata riflessione del padre di Ilaria Salis: come si motivano diseguaglianze tanto stridenti?”
È intervenuto il Capo dello Stato Mattarella, che al di là del fatto se Ilaria sia o meno antifascista, ha posto un problema giuridico: è inaccettabile che per la seconda volta Ilaria sia entrata e uscita in catene da un’aula di tribunale dell’Unione europea.
Siamo dinanzi a trattamenti “inumani e degradanti” ed al mancato rispetto del principio di proporzionalità e di bilanciamento tra le esigenze di sicurezza e punibilità.
Mattarella si ferma: non rientra nei suoi poteri.
Ha assicurato il papà di Ilaria che si interesserà attraverso le autorità governative italiane.
Ilaria- e’ cittadina italiana- e dice nei suoi diari di essere trattata come una bestia.
Non contano né il fatto che Ilaria sia di destra o di sinistra, ma il fatto che sia imprigionata contro ogni rispetto dei diritti più elementari della Costituzione Europea: art. 48- Presunzione di innocenza e diritti della difesa.
Siamo all’abiezione giuridica e dovranno intervenire la Meloni, Tajani, il ministro Nordio
e porre la questione sul piano europeo.
È inconcepibile: siamo alle barbarie e tutto scorre nell’apatia ed indifferenza assoluta.
Ilaria marcirà in quelle grigie gattabuie.
Biagio Riccio
Avvocato, dal 1993 esercito la professione forense nel tribunale e nel Distretto di Corte d’Appello di Napoli. Avvocato civilista dall’anno 2008, patrocinante in Cassazione. Fondatore dell'Associazione Favor Debitoris.